Attacca a testa bassa Gianfranco Fini, ne ha per tutti, dal Cavaliere a Prodi, senza esclusione di colpi. Sembrava il miglior Rocky Balboa, quello che era riuscito a ritrovare gli occhi della tigre, tanto per intenderci, quello che non temeva nessun avversario. Ovviamente i primi “round” sono stati imperniati tutti sul suo scontro con Berlusconi, dal nuovo partito al bipolarismo e, in alcuni frangenti, Mentana appare addirittura sorpreso dalla determinazione del Capo della destra, che non elude ma contrattacca, con una serie di colpi di potenza e precisione impressionanti. La Cdl è un ectoplasma? Allora d’ora in poi ognuno avrà mani libere. In caso di elezioni Berlusconi sarebbe automaticamente il candidato del centrodestra? No. Automaticamente di certo no. Poi Fini si sofferma sulla presunta morte del bipolarismo, affermando che “Prescindendo da esso torneremmo alla preistoria della politica, se Berlusconi non cambierà idea dovrà assumersene la responsabilità di fronte agli italiani.” E sul repentino annuncio della nascita del partito unico: ”Si può avere una strategia e anche cambiarla, ma non imporla agli alleati – continua Fini – se no ci si ritrova da soli, con le risposte piccate che io e Casini abbiamo dato. La logiche di Berlusconi non hanno nulla a che vedere con la politica e con il rispetto degli altri”. Insomma dopo il parziale dietrofront con il quale il Cavaliere ieri ha annunciato che “Forza Italia non si scioglierà”, la situazione dell’ex Cdl si fa sempre più ingarbugliata, certo è che ora Silvio pare aver preso atto del fatto che, se vuole davvero che Fini e Casini si siedano al tavolo delle trattative, dovrà coinvolgerli attorno ad un progetto serio e concreto, altrimenti, andando avanti di questo passo, rischierà davvero di perdere i suoi alleati. Allo stato attuale delle cose, come si dice, se son pugni… colpiranno.
Alessandro Nardone
29 novembre 2007