«Alessandro Nardone è un genio e le implicazioni di questa storia sono profondissime, tutt’altro che banali. Un giorno ci considereranno, a ragione, dei cavernicoli digitali, è un fatto. Ma questo esperimento di ingegneria sociale, questo magnifico scherzo (un gesto acrobatico di marketing puro) sarà l’equivalente di un’incisione rupestre, di un geroglifico: la base di un’evoluzione.»