AZZURRI CANTINO L’INNO ESIBENDO LA SCRITTA “ESTRADATE BATTISTI”

Italia – Brasile. La sfida delle sfide: sul tappeto verde di Wembley scenderanno un numero indefinito di campioni strapagati, nove titoli mondiali e, chi l’avrebbe mai detto, una crisi internazionale tra i due paesi. L’oggetto del contendere? Lo conosciamo tutti, ha un nome ed un cognome: Cesare Battisti, vile assassino i cui crimini, messi l’uno in fila all’altro, basterebbero a tracciare l’intero perimetro di un campo… da calcio, appunto. Oggettivamente una brutta persona, la cui strafottenza è, ahinoi, supportata dal protezionismo di Lula e del governo verdeoro. Infatti, sotto il sole di San Paolo, Battisti si fa intervistare e ci da bellamente dei mafiosi ed il prode Genro, Ministro dell’inGiustizia ci dice che “siamo fermi agli anni 70″ mentre nelle ultime ore, a casa nostra, si è aperto un dibattito sull’opportunità di non giocare, in segno di protesta, la sfida di Wembley. Istintivamente mi sono sentito subito d’accordo con il boicottaggio ma, riflettendoci, penso che una valida alternativa potrebbe essere quella di far cantare, ai nostri Campioni, l’Inno di Mameli brandendo uno striscione che riporti la scritta “ESTRADATE BATTISTI”. Sono convinto che un gesto di tale portata darebbe, alla nostra causa, una visibilità forse ancor maggiore rispetto al boicottagio stesso. In ogni caso, ritengo che ogni iniziativa sia buona, purchè serva a convincere Lula ed il suo governo a fare ciò che è giusto fare, ovvero, rimandarci Battisti affinchè trascorra il resto dei suoi giorni non sotto il caldo sole carioca, ma dietro le sbarre di una galera italiana.

Alessandro Nardone

30 gennaio 2009