Nasce ilDestro.it, Alessandro Nardone: “Vi metteremo al tappeto”

In questi miei primi trentasei anni ho imparato che, fondamentalmente, le persone si dividono in due categorie: quelle che hanno il coraggio di metterci la faccia e quelle che hanno paura della propria ombra. Ahìnoi, appare del tutto evidente che uno dei retaggi di questa epoca consista nella contaminazione di gran parte della nostra società con il virus dell’ignavia spalancando, così, le porte all’immobilismo ed alla decadenza. Noi non solo non ci stiamo ma, attraverso questo nuovo punto d’incontro, intendiamo guardarli dritti negli occhi e sfidarli lanciando un grido di battaglia alto e forte, brandendo le bandiere del coraggio e della sovranità.

Con questo spirito nasce Il Destro, il cui nome la dice tutta su come la pensiamo e su quali siano le nostre intenzioni. Tramortirvi, mettervi al tappeto. Sì, avete capito bene, Il Destro vuole essere un pugno neppure troppo metaforico alla pavidità di chi non prende una posizione nella speranza di trarre il massimo vantaggio personale, all’ipocrisia di chi si fa forte con i deboli ed è debolissimo con i forti, alla sfacciataggine di coloro i quali hanno sfasciato e buttato alle ortiche la Comunità della destra, all’arroganza di chi è convinto di poter continuare indisturbato a barattare l’interesse nazionale con quello personale, alla tracotanza di una classe dirigente che rimane avidamente avvinghiata agli scranni del potere da oltre trent’anni, senza avere un’idea nemmeno lontana dei problemi che costellano la vita reale di noi “comuni mortali”.

A loro, a tutti loro, Il Destro lo sferreremo sul grugno, e lo faremo con tutta la forza che abbiamo in corpo; ché, poi, è la forza migliore e,  allo stesso tempo, la più devastante: quella delle idee, dei valori, della passione e dell’amore per la nostra Italia. Marce rarissima dalle parti dei palazzi del potere, ai giorni nostri. Beh, da oggi in poi dormite pure sonni tranquilli, perchè noi – pur nel nostro piccolo – gliene forniremo dosi assai massicce. Potete scommetterci.

No, non siamo megalomani, ma siamo irriverenti. Non siamo arrivisti, ma siamo audaci. Non siamo nostalgici, ma preferiamo la tradizione alla cloaca morale del nostro tempo. Non siamo moralisti, ma siamo fedeli ai nostri principi, ed ognuno di noi è qui non per interessi (strano, vero?) ma solo perchè animato dalla voglia d’inserire il proprio personale tassello nel mosaico della costruizione di una nuova destra, raccogliendo la sfida lanciata da Marcello Veneziani lo scorso luglio ad Ascoli e che vede, in Francesco Storace, il leader politico in grado di vincerla.

Certo, qualcuno potrebbe anche pensare che ce ne sono già troppi di blog, think tank, giornali online o come cavolo si chiamano. Legittimo, per carità. Ma criticare stando fermi è facile, mettersi in gioco ed agire a viso aperto è molto più difficile, ed è esattamente quello che stiamo facendo. Anche perchè siamo dannatamente convinti che, finchè nessuno avrà l’ardire di prendere l’iniziativa, in questo benedetto Paese non solo non cambierà mai nulla ma si contribuirà, seppur indirettamente, alla conservazione di un habitat pressochè ideale per parassiti come quelli che ci stanno governando oggi. Non volete rischiare di vostro? Benissimo, ma poi non lamentatevi, quando le cose non funzionano o, perlomeno, abbiate la buona creanza di non criticare aprioristicamente chiunque ci provi veramente, ad innescare il cambiamento.

Insomma, a parole sono tutti dei campioni ma – io credo – la differenza tra persone vere ed i quaquaraquà è che, a pensieri grandi, si debba essere in grado di far corrispondere azioni altrettanto grandi. Altrimenti sei solo chiacchiere e distintivo.

Se, guardandovi intorno, vedete la stessa desolazione che vediamo noi, sentite la medesima indignazione che sentiamo noi, coltivate una passione identica a quella che abbiamo noi… beh, allora non potrete fare altro che seguirci ben sapendo che, ogni giorno, avremo il privilegio di poter dire esattamente ciò che pensiamo perchè noi, a differenza di altri, abbiamo avuto le palle per uscire dal gregge per inseguire punti di riferimento in cui credere, e non padroni verso i quali scodinzolare.

I pusillanimi, dunque, stiano in guardia perchè siamo animati da una grandissima #vogliadilottare. Per metterli al tappeto.