NARDONE: “ORA SI CHIUDANO I CENTRI SOCIALI”

Esistono giornate, per chi fa militanza politica, in cui accadono fatti che lasciano un segno indelebile, che provocano rabbia e sconcerto, che aprono delle ferite che solo il tempo potrà rimarginare. Quella di oggi, purtroppo, è una di quelle giornate, in cui si sono riviste immagini che riportavano alla memoria quelle degli anni di piombo, quegli anni scanditi a suon di vere e proprie esecuzioni politiche, come ha raccontato Telese nel suo Cuori Neri. Oggi Milano è stata messa a ferro e fuoco dai delinquenti dei centri sociali che, a colpi di spranghe e bombe molotov, hanno scatenato una vera e propria guerriglia in nome di quell'”antifascismo militante” che tante vittime innocenti ha mietuto negli anni passati, distruggendo negozi ed auto, devastando una sede di Alleanza Nazionale, assaltando un Mc Donalds che in quel momento era affollato di famiglie, provocando il ferimento anche di bambini. In questi anni la sinistra che oggi si affanna a condannare gli atti di violenza di Milano ha convissuto con questi teppisti giustificandone i continui atti di violenza (vedi G8 di Genova) e, addirittura, candidando alle prossime elezioni i loro massimi rappresentati: nelle liste di rifondazione comunista vi è Caruso, e tra le sue fila sono già stati eletti Agnoletto e D’Erme…e oggi Bertinotti ha il coraggio di dire che lui è per la non violenza, vergogna! E assieme a Bertinotti di devono vergognare Prodi, Fassino e Rutelli che per meri calcoli elettoralistici sono, di fatto, alleati della feccia comunista per cui ogni pretesto è buono per compiere atti terroristici come quelli di oggi. Ora cosa diranno Prodi e Bertinotti ai cittadini milanesi che hanno visto andare in fiamme la loro attività per mano dei loro compagni? Cosa diranno ai proprietari delle auto distrutte? Cosa diranno ai genitori dei bambini feriti nel Mc Donalds? Cosa diranno ai militanti ed agli elettori di AN che sono stati aggrediti nell’assalto all’AN POINT? Ve lo dico io: nulla. Si limiteranno a pronunciare le solite frasi di condanna e, un istante dopo, riprenderanno a fare campagna elettorale a fianco di questi teppisti. E questo è inaccettabile! Sono certo che la gente saprà rispondere a questi attacchi nella maniera migliore il prossimo 9 aprile, mandandoli a casa. Ma noi dobbiamo prendere di fronte a tutti l’impegno di fare ciò che, ahinoi, non siamo stati in grado di fare in questi cinque anni, ovvero, mettere la parola fine a questi atti di terrorismo chiudendo i centri sociali in quanto, oltre ad essere illegali ed abusivi, rappresentano l’epicentro dell’eversione rossa, i veri e propri quartieri generali di questi delinquenti che hanno l’obbiettivo di ingenerare un clima di terrore come quello che i nostri padri hanno dovuto vivere negli anni settanta. Ma noi non glielo permetteremo.

Autore: Alessandro Nardone