LA GIORNATA TIPO DI WALTER VELTRONI

Ore 7.00: la signora Veltroni cerca di svegliare Uòlter con un tenero bacio sulla guancia, ma lo sbarramento al 4% non le permette di accedere alla metà del letto in cui riposa il marito

Ore 7.03: dopo essersi svegliato di soprassalto, Uòlter corre a controllare se ha ricevuto corrispondenza da Obama ma, nella cassetta delle lettere, trova solo L’Unità

0re 7.15: Uòlter scende a fare colazione e, una volta a tavola, lancia un monito alla moglie: “Io non bevo il caffelatte, io sono come Barak, faccio colazione all’americana: yogurt, milk e mostarda… wat shainid la mostada?”

Ore 8.00: ancora in preda agli strani movimenti intestinali causati dalla colazione americana Uòlter esce di casa: vorrebbe andare al loft, ma anche alla toilette

Ore 11.00: dopo 3 ore d’indecisione passate al telefono a confrontarsi con Bettini, Uòlter affida l’annuncio ufficiale alle agenzie di stampa: “Abbiamo finalmente rotto ogni indugio, questa mattina mi recherò al loft”

Ore 11.30: appena varcata la soglia della sede del PD, Uòlter chiede alla sua segretaria di controllare se, per caso, Obama l’abbia cercato al telefono ma lei, sconsolata, risponde di no alzando gli occhi e scuotendo il capo

Ore 11.31: Uòlter accende il suo computer e controlla se, per caso, Obama gli abbia scritto… “Oh… una mail dall’america!”. Ma è soltanto spam per il viagra…

Ore 11.45: dopo aver sfogliato i giornali Uòlter chiama Bettini per chiedergli il significato di “amalgama malriuscito”

Ore 12.30: una volta compreso cosa significhi “amalgama malriuscito” Uòlter chiama la sua segretaria e le chiede di convocare d’urgenza il Governo Ombra, alle 14 nello Studio Ovale… “Mhmmm Presidente, scusi se mi permetto ma… qui da noi non c’è nessuno Studio Ovale…” dopo averla messa in attesa ed essersi confrontato per circa mezz’ora con Bettini, Uòlter finalmente le risponde: “Va bene, va bene… però ricordatevi che se non era per la scarlattina io a quest’ora stavo a Kansas City! Scriva semplicemete che sono convocati alla Casa Bianc.. ehm.. qui al loft…”

Ore 12.35: tra un cheeseburger ed un milkshake chiede a Bettini perchè Di Pietro continui a remargli contro

Ore 12.36: tra un cheeseburger ed un milkshake chiede a Bettini perchè Parisi continui a remargli contro

Ore 12.37: tra un cheeseburger ed un milkshake chiede a Bettini perchè D’Alema continui a remargli contro

Ore 12.38: tra un cheeseburger ed un milkshake chiede a Bettini perchè Rutelli continui a remargli contro

Ore 12.39: tra un cheeseburger ed un milkshake chiede a Bettini perchè Bersani continui a remargli contro

Ore 12.40: controlla, sul suo iPhone, se Obama ha accettato la sua richiesta d’amicizia su Facebook, ma ancora niente… “Sarà impegnato, in fondo gliel’ho fatta solo un mese e mezzo fa…”

Ore 13.00: Uòlter chiama Di Pietro per chiedergli spiegazioni in merito ai suoi continui attacchi al PD ma, non capendo una parola, lo mette in attesa e chiede a Bettini se per caso la sua segretaria non gli abbia dato il numero dell’ambasciata nigeriana

Ore: 13.30: Uòlter incontra una rappresentanza di lavoratori e, dopo aver ascoltato le loro istanze, li rassicura dicendogli: “Sono con voi”

Ore 14.00: Uòlter incontra una rappresentanza degli imprenditori e, dopo aver ascoltato le loro istanze, li rassicura dicendogli: “Sono con voi”

Ore 14.30: “Signor Presidente, i Ministri ombra la stanno aspettando!”… “Sì sì, dica loro che sbrigo una pratica importantissima e arrivo”… dopo aver agganciato il telefono Uòlter si concede ancora un paio di minuti sotto i raggi della sua lampada UVA e, prima di uscire dalla stanza, si guarda oroglioso allo specchio tenendo in mano un santino di Obama

Ore 16.30: Comincia a fare buio, la riunione del Governo Ombra può dirsi conclusa

Ore 17.00: Uòlter convoca una conferenza stampa in cui spiegherà i motivi per cui ritiene che la soluzione del problema “Monnezza” a Napoli non sia merito di Berlusconi, ma del centrosinistra: “Come al solito il Cavaliere millanta meriti non suoi. Chi ha messo Bassolino in regione? Noi! E la Iervolino in comune? Sempre noi! Se non fosse stato per loro la monnezza per le strade di Napoli non ci sarebbe mai stata e Berlusconi non avrebbe mai potuto rimuoverla!”. Bettini, seduto al suo fianco, si dice entusiasta del suo leader e, attento a non farsi vedere da lui, si mangia un panino con la mortazza

Ore 18.00: Uòlter tiene un discorso alla conferenza programmatica del Lingotto, due ore in cui parla accompagnato da immagini suggestive e citando Kennedy, Gandhi e Churchill. Alla fine del suo intervento, dopo un lungo applauso, il commento dei delegati del PD è unanime: “Ma che cazzo ha detto?”

Ore 19.00: dopo aver rinunciato a capire cosa egli stesso avesse detto nell’intervento, prende il suo iPhone e controlla se ha ricevuto un sms di congratulazioni da Barak Obama, ma trova solo quello di un entusiasta Bettini

Ore 19.30: Uòlter si fa accompagnare da Bettini ad un incontro con i residenti della Borgata Pinarelli

Ore 20.30: dopo aver girato per ore ed ore senza essere riuscito a trovare la Borgata Pinarelli Uòlter, arrabbiatissimo, impreca pensando che a Kansas City non si sarebbe mai perso

Ore 20.35: Uòlter va alla festa che ha organizzato con i suoi amici di Facebook ma, all’improvviso, comincia a diluviare ed a tirare un forte vento. Uòlter, preoccupato per i danni che Fassino potrebbe subire alla schiena, allerta la Protezione Civile

Ore 21.00: Uòlter arriva alla festa, dove viene accolto da una folla oceanica: almeno 150 persone secondo fonti vicine agli organizzatori, 9 stando ai dati della Questura

Ore 22.00: Uòlter ha appena concluso il suo intervento in cui ha parlato accompagnato da immagini suggestive e citando Obama, Lincoln e, infine, Er Monnezza. Dopo un lungo applauso, il commento degli invitati alla festa è unanime: “Abbiamo capito solo la parte finale dell’intervento. Che cazzo ha detto per oltre un’ora?”

Ore 22.03: dopo essersi convinto che dovrebbe ispirarsi più spesso a Er Monnezza, controlla sull’IPhone se ha ricevuto un sms di congratulazioni da Barak Obama, ma trova solo quello di un entusiasta Bettini

Ore 22.35: ormai stanco sale in macchina con Bettini: “Goffrè, portami alla Casa Bianc… ehm.. a casa”, dopo pochi istanti …driiiiiiiiiin driiiiiiiiiiiin… squilla l’iPhone: è un numero sconosciuto… “Halò, mister Uòlter Veltroni?”… “Yes yes, i… i can!”… “Mhmm, ok, le passo il Presidente, mister Barak Obama”… Uòlter non sta nella pelle, Bettini non sta nella camicia… ma eccolo, con la sua voce inconfondibile, è proprio lui… “Hey, Uòlter, are you doing?”… “Mhmmm… oh, Obama… my friend… yes, we… we… we can!”… “Uòlter you can speak english?”… “Mhmmm… oh, Obama… my friend… yes, we… we… we can!”… “Ok, wonderful!”

Ore 23.40: dopo aver ascoltato per oltre un’ora Obama, senza aver capito mezza parola, un sudatissimo Uòlter spera di riuscire a salutare il Presidente Americano senza tradire la sua poca dimestichezza con l’inglese… “Ok Uòlter… you understand?”… “Oh, Obama… ehmmm… yes, i… can!”… “Ah… Uòlter…”… “Yes Barak!”… “Ahahah…”… “Silvio, ancora tu! Adesso basta, mi hai rotto le palle con questa storia!”… “Dai Uòlter, sii sportivo, è solo un giuoco… dai, non lo farò più, va bene?”… “Vabbè và…”… “Buona notte… ah Uòlter!”… “Dimmi!”… “Yes we can! Ahahahahahah”… “Mavaffancul…”

Ore 23.40: Uòlter saluta Bettini e, con aria triste, rientra a casa dove trova la moglie e la figlia, che lo accolgono con uno spledido sorriso… “Scusatemi, ma stasera non sono dell’umore… vado a dormire”… “Mah, Uòlter, amore aspetta… oggi è arrivata una busta per te… sopra c’è scritto qualcosa… tipo White House”… “Dov’è? Dammela, dammelaaaaaa!”… “Ecco ecco… stai tranquillo”… “Amò, ma te rendi conto… è lui, è Barak!”… “Bene! te l’avevo detto di stare tranquillo, che prima o poi t’avrebbe scritto!”… “Si!!! Avevi ragione!!! Adesso corro a chiamare i tutti i giornali, non vedo l’ora che tutto il mondo sappia che io e Barak siamo culo e camicia!”… “Mammina, non pensi che sarebbe meglio dirgli che gliel’hai scritta tu?”… “Shhhh! Ma che sei matta? L’ha detto anche D’Alema, magari è la volta buona che la smette di darci il tormento con questa storia”…

Ore 1.09: Uòlter dorme con il sorriso sulle labbra, chissà cosa starà sognando…

Alessandro Nardone

15 febbraio 2009