VIA MILANO ALTA, NARDONE: “PRESIDIO FISSO DELLE FORZE DELL’ORDINE”

Il caso via Milano alta tornerà giovedì sul tavolo del prefetto Sante Frantellizzi che ha convocato per quella data il comitato per l’ordine e la sicurezza nella sede di via Volta. La riunione avrà un solo punto in agenda e sarà proprio il tratto di strada compreso tra piazza San Rocco e la chiesa di San Bartolomeo. Era stato il sindaco Stefano Bruni a sollevare la questione nel primo incontro con il nuovo rappresentante del Governo e l’accoltellamento giovedì sera in piazza San Rocco tra due tunisini ha evidentemente riportato il tema alla ribalta. «Una presenza troppo marcata di un unica comunità straniera – ha detto il primo cittadino – con marcate tradizioni e distinguo culturali rischiano di creare un ghetto». E ha aggiunto: «Accolgo con grande soddisfazione la sensibilità mostrata dal prefetto vogliamo evitare che un fenomeno appena agli inizi si trasformi in un problema sociale. Per questo l’alleanza tra istituzioni diventa fondamentale». Non solo. Il sindaco sabato incontrerà anche i residenti e i commercianti di via Milano alta. Lo ha confermato lui stesso dicendo: «C’è un esigenza da parte del quartiere e li incontrerà al più presto, molto probabilmente sabato andrò nella zona». Sul caso di via Milano è intervenuto ieri sera in consiglio comunale anche Alessandro Nardone (An) chiedendo l’istituzione di un presidio fisso dei vigili urbani proprio in quel tratto di strada. «Questo può essere – ha detto il consigliere – il contributo che deve dare il Comune, a cui si deve aggiungere la presenza delle altre forze dell’ordine per garantire un controllo costante della zona». Le problematiche del quartiere che è stato ribattezzato “via araba” per l’alto numero di residenti stranieri (oltre 700 dei quali il 20% di nazionalità araba) erano già state messe nero su bianco in una petizione inviata in Comune e ai responsabili delle forze dell’ordine nel 2005. «Quello che non capiamo – era scritto nel documento corredato da 32 firme di residenti e commercianti – è come il Comune possa lasciare andare in degrado la via principale di Como. Non tenta in nessun modo di risollevare e abbellirla e la sta escludendo facendola diventare un ghetto dove la gente alla sera dopo le 19 per paura non esce più di casa».

Autore: Gisella Roncoroni