MOSCHEA IN BORGOVICO? NARDONE: “ASSOLUTAMENTE CONTRARIO, IL SINDACO INDAGHI”

«No a una nuova moschea in via Borgovico». A fare questa affermazione è stato, ieri sera in consiglio comunale, l’esponente di Alleanza Nazionale, Alessandro Nardone. Il quale, con tanto di documenti alla mano, ha informato l’aula del prossimo insediamento di un nuovo centro culturale islamico in alcuni locali di via Borgovico nuova, più o meno all’altezza della scuola Ugo Foscolo. «Per la verità – ha osservato Nardone – nei documenti il proprietario comasco dei locali ha fatto inserire che la sua proprietà non dovrà mai e poi mai essere adibita a moschea. Una giusta sottolineatura, ma è importante che l’amministrazione comunale inizi a vigilare sin da adesso per evitare che si possa ripetere la situazione di Camerlata». Il riferimento, manco a dirlo, è tutto per la contestatissima moschea di via Domenico Pino, sulla quale peraltro pende la minaccia di “sfratto” del Comune di Como per il prossimo primo novembre. Nel caso di via Borgovico, però, la situazione dovrebbe effettivamente essere un po’ diversa. L’associazione che ha preso in affitto i locali si chiama Diyanet Isleri Turk Islam Birligi Como Camii-Italia, organizzazione peraltro piuttosto diffusa in Europa. Basti pensare che lo scorso mese di agosto, nella sua visita in Germania, anche Papa Benedetto XVI ne incontrò il rappresentante turco locale. L’associazione, tra l’altro, è di fatto il ritrovo quasi esclusivamente della comunità islamica turca. «Noi non abbiamo assolutamente nulla contro la nascita di un centro culturale islamico – precisa Nardone – la nostra unica preoccupazione è che dietro la facciata pubblica non si celi poi l’intenzione di aprire una moschea vera e propria come accaduto nell’illegalità a Camerlata. Su questo, sin da ora, chiediamo al sindaco e agli uffici preposti di attivare la necessaria vigilanza, per non trovarci tra qualche mese con una seconda moschea non autorizzata in città». A questi aspetti, il consigliere comunale di An ne aggiunge uno relativo all’ordine pubblico. «A Camerlata – afferma il consigliere – è noto che i residenti si sono lamentati più volte per il baccano e l’invadenza degli islamici che affollano la moschea, soprattutto di venerdì. Simili problemi non dovranno verificarsi anche in via Borgovico, visto anche che a pochi metri dal nuovo centro culturale ci sono la scuola e la chiesa del quartiere». Sempre dai documenti di Nardone risulta che il referente dell’associazione sia un turco da tempo residente a Como. I locali a disposizione della comunità turca dovrebbero essere quattro, più uno di servizio. «L’importante – chiude Nardone – è che le presenze siano commisurate alla capienza».

di Emanuele Caso

Fonte: Corriere di Como del 4 ottobre 2005