LIBERTA’ DI SALUTARE COME CI PARE

Il capo della Fifa, Sepp Blatter (dallo svizzero blatterare), è entrato nella polemica scoppiata per il saluto di Paolo Di Canio: dalla sua sontuosa poltrona ha tuonato, con fare vagamente mafioso, che certi giocatori “potrebbero essere cacciati dalla nostra famiglia”. Certo, per certi tromboni “l’accusa” di aver fatto il saluto romano è da tribunale speciale, per quanto mi riguarda lo ritengo un modo di salutare che è parte inconfutabile della nostra storia, in quanto riconducibile non soltanto al ventennio, ma anche e soprattutto al glorioso Impero Romano. Trovo molto più grave quello che fanno tutte le domeniche i “tifosi” del Livorno, inneggiando ad un criminale come Stalin e dileggiando le nostre Forze Armate…vi siete forse dimenticati quando hanno fischiato durante il minuto di silenzio per i Caduti di Nassirya? Altrettanto gravi sono i gesti provocatori di Lucarelli, che saluta con il pugno chiuso la sua curva, inneggiando di fatto ad un’ideologia, il comunismo, che ha sulla sua coscienza milioni di morti in tutto il mondo, basti pensare all’Unione Sovietica di ieri ed alla Cina odierna, tanto per fare un paio d’esempi. E per questi fatti nessuno si scandalizza? Strano… Ah, un’ultima cosa, voglio ricordarvi che il signor Sepp Blatter (ma che cxxxo di nome è Sepp???) è riuscito a farsi rieleggere a capo della Fifa comprando i voti dei delegati africani e che, il capo del calcio, a pallone non ha mai giocato…

Autore: Primo Carnera