DOVRESTE LEGGERE IL MIO ROMANZO, ECCO PERCHE’

Nel suo “Elogio della Follia”, Erasmo da Rotterdam cita un vecchio detto popolare secondo il quale chi non trova un altro che lo lodi, fa bene a lodarsi da sé. Certo, proprio così, anzi vi dirò di più perché sono sicuro che, leggendo questa premessa, molti di voi avranno pensato la stessa cosa ovvero che, in fondo, sia giusto alimentare la nostra autostima riconoscendo, in primis a noi stessi, i meriti che ci siamo conquistati sul campo. Riflessione sacrosanta, che acquista valore se riusciamo a non sconfinare nella boriosità ed in quella supponenza tanto care a certi ambienti radical chic, i cosiddetti salotti buoni, in cui sono ancora convinti che la cultura sia a loro esclusivo appannaggio. Una vera e propria illusione, figlia del retaggio gauchista e del suo snobismo con la puzza sotto il naso del quale, possiamo dirlo, la gente ha ampiamente dimostrato di avere piene le tasche. E non solo. Bene, come avrete facilmente intuito, “Ti odio da morire” non è assolutamente snob e questo sarebbe, già di per se, un buon motivo per acquistarlo. Ma aspettate, prima di correre in libreria finite di leggere ciò che ho da dirvi, ci tengo. Sì, perché il mio romanzo non solo non è snob, ma è fieramente ed orgogliosamente Pop, figlio di una storia fatta di personaggi nei quali ognuno di noi potrebbe tranquillamente riconoscere la sua ex fidanzata, il suo amico del cuore o, perché no, se stesso. E poi, pensateci bene, qual è il sentimento più Pop in assoluto, se non l’amore? Che poi è il concetto fondante di questa storia che, però, ha ben poco di convenzionale. Si tratta di un amore forse anche troppo intenso, per certi aspetti morboso, che finisce con il corrodersi da se, tramutandosi in odio. Una fotografia del nostro tempo, insomma, che ho scattato con la sfrontatezza – e se vogliamo l’incoscienza – di chi ha scritto per il semplice piacere di farlo, sapendo di potersi permettere di dire tutto ciò che voleva, in piena libertà. Pensandoci bene è il classico romanzo che i fantomatici intellettuali snob – radical chic leggeranno di nascosto, stando ben attenti a non farsi vedere da nessuno, dilaniati dall’atroce paura che qualcuno possa sapere che si sono abbassati a leggere un libro di livello così basso, così Pop. Non sia mai!

Alessandro Nardone

8 maggio 2009