CONCERTO DELLA COMPAGNIA DELL’ANELLO, NARDONE: “REAZIONE SCHIZOFRENICA DELLA SINISTRA”

Gentile Redazione, ho deciso d’intervenire al dibattito che si è aperto ieri su La Provincia in merito al concerto che La Compagnia dell’Anello ha tenuto sabato sera a Como. Devo ammettere che la reazione schizofrenica di alcuni rappresentanti della sinistra mi ricorda molto quel che accadde quando, quattro anni fa, intitolammo uno scorcio di lungolago alla memoria di Sergio Ramelli. D’altronde appare ormai chiaro a tutti che, in Italia, qualsiasi iniziativa storica o culturale non conforme ai dogmi della sinistra venga immediatamente attaccata dalla “Volante Rossa” (un vero e proprio MinCulPop), con l’unico intento di delegittimare chiunque non si riconosca nell’ideologia comunista. Quello di sabato non solo è stato un concerto di forte richiamo (oltre trecento persone giunte a Como da tutto il Nord Italia), è stato innanzitutto un evento di altissimo spessore culturale e identitario. Infatti, se qualcuno dei “contestatori” si prendesse la briga di leggersi i testi delle canzoni della Compagna dell’Anello, si renderebbe immediatamente conto che quello di sabato sera non è stato un concerto per “nostalgici” ma, bensì, un concerto in cui si è cantato dei Martiri delle Foibe, di tradizione, di Europa e della Terra dei Padri, la nostra Patria. Appare del tutto evidente che si tratti di argomenti che fanno venire l’orticaria agli ammiratori del Maresciallo Tito, che hanno volutamente taciuto per sessant’anni sull’immane tragedia degl’italiani di Istria, Fiume e Dalmazia, e che hanno sempre preferito la bandiera rossa al Tricolore. Da uomo di destra ma, soprattutto, da amministratore pubblico, sono fermamente convinto che sia paradossale condannare un’iniziativa del genere in quanto credo che divulgare l’amore per la propria Patria, a maggior ragione in questo momento storico, sia un dovere delle Istituzioni, di qualsiasi colore politico esse siano. Invece i soloni della sinistra – gli stessi che difendono i delinquenti dei centri sociali che lo scorso marzo hanno devastato Milano – prendono a pretesto un gruppetto che ha lanciato un coro e fatto qualche saluto romano per gridare allo scandalo e marchiare d’infamia l’iniziativa. Personalmente non mi riconosco nella destra estrema, ma trovo assai più condannabile chi, come l’On. Diliberto, afferma che lo squallido coro “10 – 100 – 1000 Nassiriya” abbia fatto guadagnare consensi al suo partito, oppure chi, come il candidato sindaco di rifondazione comunista a Genova affermi che “I ragazzi di Tienanmen erano solo dei poveracci che volevano la Coca Cola”. Per quanto riguarda l’aspetto economico del concerto, devo forse dilungarmi a elencare le trasmissioni televisive assolutamente di parte che vanno in onda sulla tv pubblica? O vogliamo forse parlare dei concerti, sempre di parte, organizzati dalle amministrazioni di centrosinistra? Oppure vogliamo soffermarci sul Sindaco Veltroni che ha assunto come consulente, ovviamente a spese del Comune, la terrorista rossa Silvia Baraldini? Meglio di no, la lista è talmente lunga che non basterebbe l’intero giornale.

Autore: Alessandro Nardone

Fonte: La Provincia del 24 gennaio 2007